Il taglio di ritorno
Il “taglio di ritorno” è una tecnica di potatura utilizzata per rimuovere parti di una pianta o un albero in modo controllato, spesso per stimolare la crescita di nuovi rami o per mantenere la forma desiderata della pianta, strettamente legata al fenomeno della dominanza apicale.
Ecco una guida dettagliata su come eseguire il taglio di ritorno:
Scopi del Taglio di Ritorno
1. Stimolare la Crescita: Incoraggiare la pianta a produrre nuovi germogli.
2. Controllare la Forma: Mantenere una forma specifica o ridurre la dimensione della pianta.
3. Rimuovere Parti Danneggiate: Eliminare rami malati o danneggiati.
Strumenti Necessari
– Forbici da potatura
– Seghetto da potatura (per rami più spessi)
– Guanti da giardinaggio
– Disinfettante per utensili
Passaggi per Eseguire il Taglio di Ritorno
1. Preparazione degli Strumenti:
– Assicurati che le forbici e il seghetto siano affilati e puliti.
– Disinfetta gli strumenti per prevenire la diffusione di malattie tra le piante.
2. Identificare i Rami da Tagliare:
– Cerca rami che sono troppo lunghi, malati o danneggiati.
– Trova un punto di taglio sopra un nodo (dove si sviluppano foglie o rami) o un ramo laterale.
3. Eseguire il Taglio:
– Posiziona le forbici da potatura a circa 0,5-1 cm sopra un nodo o una gemma laterale.
– Taglia con un angolo di 45 gradi per evitare l’accumulo di acqua sulla superficie tagliata, che potrebbe causare marciume.
– Per rami più spessi, usa un seghetto e fai il taglio in modo pulito e deciso.
4. Considerazioni per la Potatura degli Alberi:
– Per rami più grandi, utilizza il metodo del taglio in tre passaggi:
1. Fai un piccolo taglio sotto il ramo, a circa 30 cm dal tronco, per evitare che la corteccia si strappi.
2. Fai un secondo taglio sopra il ramo, pochi centimetri oltre il primo, per rimuovere il ramo.
3. Fai il taglio finale vicino al tronco, lasciando il collare del ramo intatto.
Manutenzione Dopo il Taglio
– Rimuovi i rami tagliati e pulisci l’area circostante.
– Controlla regolarmente la pianta per segni di infezione o malattie nel punto del taglio.
Consigli Utili
– Effettua il taglio di ritorno durante la stagione di dormienza della pianta (inverno o inizio primavera) per minimizzare lo stress sulla pianta.
– Evita di tagliare troppo durante una singola sessione di potatura; rimuovi non più del 25-30% della chioma totale per volta.
– Segui le linee guida specifiche per ogni tipo di pianta, poiché alcune possono avere esigenze particolari di potatura.
Benefici del Taglio di Ritorno
– Promuove una crescita più vigorosa e sana.
– Aiuta a mantenere la pianta o l’albero in una forma desiderata e gestibile.
– Rimuove parti malate o danneggiate, migliorando la salute generale della pianta.
Utilizzando correttamente la tecnica del taglio di ritorno, potrai mantenere le tue piante e i tuoi alberi in ottima salute, favorendo una crescita rigogliosa e una forma armoniosa.
La dominanza apicale.
La dominanza apicale è un fenomeno fisiologico nelle piante in cui la crescita del germoglio principale (apicale) inibisce lo sviluppo dei germogli laterali (ascellari).
Questo processo è regolato principalmente dagli ormoni vegetali, in particolare dalle auxine, prodotte nella punta del germoglio principale.
Ecco una spiegazione dettagliata del concetto e dei suoi meccanismi:
Meccanismo della Dominanza Apicale
1. Produzione di Auxine:
– Il germoglio apicale produce auxine, che sono ormoni vegetali promotori della crescita.
– Le auxine vengono trasportate verso il basso dalla punta del germoglio lungo il fusto attraverso il floema.
2. Inibizione dei Germogli Laterali:
– Le auxine inibiscono la crescita dei germogli laterali più in basso sul fusto.
– Questa inibizione impedisce ai germogli laterali di competere con il germoglio principale, consentendo alla pianta di crescere principalmente in altezza.
3. Riduzione della Dominanza Apicale:
– Se il germoglio apicale viene rimosso (ad esempio, tramite potatura), la produzione di auxine diminuisce.
– Con la diminuzione delle auxine, i germogli laterali non sono più inibiti e iniziano a crescere e svilupparsi.
Vantaggi della Dominanza Apicale
– Crescita Direzionata: Consente alle piante di crescere verticalmente verso la luce, favorendo un’efficace competizione per la luce solare.
– Efficienza delle Risorse: Concentrare la crescita in un unico germoglio principale permette alla pianta di utilizzare meglio le risorse disponibili.
Controllo della Dominanza Apicale nella Potatura ornamentale
1. Potatura:
– Rimuovere il germoglio apicale (pizzicatura o cimatura) stimola la crescita dei germogli laterali, promuovendo una forma più cespugliosa o una ramificazione maggiore.
2. Piegatura e Legatura:
– Piegare il germoglio apicale verso il basso può ridurre l’effetto delle auxine e stimolare la crescita laterale.
3. Uso di Regolatori della Crescita:
– Applicare inibitori di auxine o altri regolatori della crescita può essere utilizzato per gestire la dominanza apicale in alcune piante.
Applicazioni Pratiche della Dominanza Apicale
– Agricoltura e Orticoltura: Gestire la dominanza apicale è essenziale per aumentare la produttività delle colture e ottenere la forma desiderata delle piante.
– Giardinaggio: La potatura controlla la forma e la crescita delle piante ornamentali, arbusti e alberi.
– Bonsai: La gestione della dominanza apicale è cruciale per creare bonsai, dove la forma e la ramificazione della pianta sono strettamente controllate.
Esempi di Dominanza Apicale
– Alberi di Natale: La forma conica degli alberi di Natale è un esempio classico di dominanza apicale, dove un singolo germoglio apicale domina la crescita verticale.
– Pomodori: La potatura dei pomodori per rimuovere i germogli laterali (chiamati “succhioni”) è una pratica comune per concentrare la crescita in pochi rami principali.
Benefici della Comprensione della Dominanza Apicale
– Migliore Gestione delle Piante: Comprendere come funziona la dominanza apicale permette di controllare meglio la crescita e la forma delle piante.
– Aumento della Produttività: Favorendo la crescita desiderata delle piante, si può aumentare la resa e la qualità delle colture.
La dominanza apicale è quindi un processo chiave per la crescita direzionata delle piante e la sua gestione consapevole è fondamentale per ottenere risultati ottimali in agricoltura, orticoltura e giardinaggio.
Le piante cercano di arrivare più in alto con una punta, in natura il loro scopo è trovare luce, magari all’interno di un bosco in cui competono con altri alberi.
Per questo motivo la pianta assegna risorse particolari alla sua cima, possiamo dire che la punta di una branca comanda sulle diramazioni secondarie e le inibisce.
Errori di potatura è il taglio di ritorno.
Con il taglio di ritorno si va a sostituire la funzione di leader e di comando ormonale del nostro ramo eviteremo quindi scopazzi e reiterati senza squilibrate troppo il fattore energetico del nostro albero.
Molto spesso nelle nostre città vediamo alberi con dei tagli di potatura assurdi che davvero fanno rabbrividire chi ha un minimo di esperienza in materia.
Noi li chiamiamo code di Leone gli arboricoltori meno esperti tendono a tagliare molti rami interni lasciando solo le “code” finali.
Un errore gravissimo che a mio avviso equivale quanto capitozzare.
Con questo taglio errato si va infatti a spingere la pianta a vegetare più esternamente inficiando quindi la potatura che in teoria dovrebbe contenere la vegetazione.
Il taglio di ritorno bisogna utilizzarlo con parsimonia.
Rispettando la regola di un terzo dell’asportato se il nostro ramo appunto ha una circonferenza dieci centimetri lo possiamo accorciare tagliando un ramo di tre centimetri cercando un valido sostituto ovviamente.
Serve conoscenza non è una cosa puramente metrica.
I più esperti seguono il numero di gemme asportate per esempio.
Oppure si può sopprimere tutto il ramo nel caso non sia utile alla pianta o già magari rovinato da altri fattori come sbrancature o malattie o tagli precedenti eseguiti male.
Abbiamo fatto un po’ di chiarezza su una delle tecniche di potatura e sul taglio di ritorno.
Capirai bene che metterle in pratica non lo può fare chiunque servono arboricoltori certificati e preparati.
Nel nostro paese si sa abbiamo sempre un cugino o un amico che ne sa di più pronto a sminuire il lavoro di un professionista.
Sentirai dire che queste cose sono solo fesserie e che sono solo scritte sui libri da chi non ha mai usato una motosega in vita sua.
Ebbene si per questo ho deciso di scrivere questo artico per smontare tutte le false credenze che si sono dette sugli alberi e nel giardinaggio.
L’arboricoltura è una scienza ancora in evoluzione.
Molte cose dette anche da tecnici quotati sono state a smentite da loro stessi qualche anno dopo.
Un racconto di uno dei massimi esperti italiani su gli alberi narra che quando Alex Shigo il padre dell’arboricoltura moderna, in un convegno affermo queste teorie l’intera sala piena di accademici si alzo dalla sedia sconvolta dai suoi studi.
Non bisogna aver paura di affidarsi a dei professionisti
formati con anni di esperienza girando l’Italia e all’estero per imparare la loro professione.
La figura del giardiniere arboricoltore è molto sottostimata proprio perché non è conosciuta all’utente finale.
C’è un ingiustificato preconcetto che secondo molte persone siamo più o meno dei braccianti agricoli prestati al giardinaggio.
“Pensa che c’è chi ancora mi chiama fiorista.”
Cosa che a me non dispiace amo i fioristi nel loro genere li ritengo unici… ma non potremmo mai avere la stessa formazione su questa materia.
In questi anni ci sono stati molti colleghi che hanno donato il loro tempo sacrificandolo al lavoro e alle loro famiglie per portare avanti questa causa.
Ma nonostante tutte c’è ancora tanta strada da fare per raggiungere l’obbiettivo minimo.
Chi era Alex Shigo
Alex Shigo (1930-2006) è stato un rinomato arboricoltore e scienziato americano, noto per i suoi contributi significativi nel campo della biologia degli alberi e della potatura degli alberi. È considerato uno dei pionieri nella comprensione della biologia degli alberi e nella promozione di pratiche di potatura basate sulla ricerca scientifica.
Contributi Principali di Alex Shigo:
1. Comprendere la Biologia degli Alberi:
– Shigo ha studiato in dettaglio la struttura e la funzione degli alberi, concentrandosi sui processi di crescita, la formazione del legno e le risposte degli alberi alle ferite e agli stress.
2. Tecnica di Potatura Scientificamente Basata:
– Ha sviluppato metodi di potatura che rispettano la fisiologia degli alberi, promuovendo il taglio corretto per minimizzare il rischio di malattie e migliorare la salute generale degli alberi.
3. Pubblicazioni e Educazione:
– È autore di numerosi libri e articoli scientifici che hanno contribuito a diffondere le sue conoscenze sulla biologia degli alberi e le tecniche di potatura.
– Ha viaggiato in tutto il mondo per tenere conferenze e corsi di formazione sull’arboricoltura.
4. Fondazione dell’ISA (International Society of Arboricolture):
– Shigo è stato coinvolto nella fondazione della International Society of Arboricolture (ISA), un’organizzazione globale dedicata alla promozione della scienza e della pratica dell’arboricoltura.
Eredità di Alex Shigo:
Alex Shigo è ricordato come un innovatore nel campo dell’arboricoltura, che ha trasformato le pratiche di potatura rendendole più basate sulla scienza e meno invasive per gli alberi. Le sue idee e i suoi insegnamenti hanno influenzato generazioni di arboricoltori, promuovendo una gestione più consapevole degli alberi e dei boschi.
Adesso che ti ho svelato alcuni dei misteri che celano nel mondo degli alberi.
Sta a te decidere da parte stare se tra quelli che si alzano dalla sedia e scappano via indignati o se tra quei pochi che sono rimasti li ad ascoltare!