Il Giardino dei bambini mai nati.
Oggi ti parlo del giardino dei bambini mai nati , un luogo particolare di commemorazione per chi non è mai venuto al mondo.
Durante la mia carriera da giardiniere ho realizzato parecchi giardini questo in particolare mi è rimasto nel cuore.
Sia per delle vicende personali che per la sua travagliata realizzazione.
Devi sapere che dentro al Cimitero Monumentale di Monza si trova un giardino che non è come tutti gli altri, chiunque ci passi vicino dovrebbe fermarsi anche solo per un attimo a visitare.
Il giardino dei bambini mai nati.
Voluto dal Comune di Monza, su suggerimento di una ostetrica dell’ospedale cittadino, situato all’interno del cimitero monumentale di Monza nel campo 8 proprio quello dedicato ai bambini.
L’inizio della storia
Era l’estate del 2019 quando vengo interpellato per la sua realizzazione.
Inizialmente ero un po’ titubante infatti prima della nascita mia figlia mia moglie ha perso due bambini per gravidanze finite male.
La vita a volte ci manda messaggi particolari, questa volta come giardiniere ho avuto la possibilità di raccontare involontariamente una storia vissuta tramite un mio giardino.
I giardini devono trasmettere la personalità di chi li crea e di chi li realizza se no restano fini a se stessi.
Questa è una regola personale tramandata da mio papà che mi impongo ogni volta che realizzo un giardino.
Come nasce Il giardino dei Bambini mai nati
Già durante i primi sopralluoghi mi resi subito conto che quello non era un luogo dignitoso per ricordare i bambini mai nati.
Cominciai subito a studiare qualche idea da proporre per migliorare la situazione indecorosa in cui vessava quel campo del cimitero.
Inizialmente il giardino fu realizzato in maniera molto differente , venne creato un classico giardino all’italiana .
Con siepi formali in Tasso, un corridoio centrale che univa i giardini speculari con due elementi centrali a dare la classica geometria dei giardini italiani di fine ottocento.
Successivamente come vedremo poi venne completamente rivoluzionato.
La controversia e la polemica sui giornali.
Purtroppo delle incomprensioni burocratiche vollero che per un disguido si rimossero alcune tombe di bambini tumulati non scadute.
Lo so è un fatto bruttissimo a volte però da storie tristi possono nascere esperienze particolari.
La vicenda fini su tutti i giornali locali con tutte le polemiche del caso che si susseguono quando c’è di mezzo una amministrazione comunale e dei bambini.
Da li a poco la giunta comunale volle fortemente rimediare e come risarcimento per l’accaduto con la collaborazione di un artista locale venne riprogettato e realizzato il giardino come lo si può vedere allo stato attuale.
La parte artistica.
Il giardino è composto da arcate in vetro lavorato a mano e da elementi completativi , da sedute a forma di uovo simbolo della nascita della vita, un monolite in marmo bianco che riporta il nome di tutti i bambini sepolti nel campo del cimitero incisi su delle farfalle in ottone incastonate nel marmo.
La parte vegetale.
Il giardino dei bambini mai nati , le sue vetrate hanno appunto la forma di un ala di una farfalla, la parte vegetale invece è formata da una siepe rampicante in Caprifoglio, supportata con dei pali da vigneto in acciaio Corten a formare una seconda arcata fiorita.
Completano le due bordure in Lavanda che in piena estate con il loro profumo attirano le farfalle libere di svolazzare sulle tombe dei bambini come se fossero i loro angeli custodi.
Conclusioni.
A volte il mio lavoro mi porta a lavorare in posti che vorrei tenere ben lontano dai miei pensieri, ma il giardino secondo me è anche contemplare è coltivare la memoria di fatti anche brutti che si succedono nella nostra vita.
Per questo motivo decisi fin dall’inizio di adottare gratuitamente questo giardino proprio per continuare a coltivare la memoria di tutti i bambini che non sono mai nati è sono sempre nei pensieri dei loro genitori.
Una volta un vecchio maestro giardiniere mi disse , “non sei un buon professionista se non tieni memoria dei tuoi giardini.”
Questo credo che valga per tutte le professioni ma soprattutto nella mia.
Bene per questo articolo è tutto continua a seguirmi se ti è piaciuto.
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