Perché potare un albero?
Oggi ti scrivo perché potare un albero o meglio non fare niente.
Concetti strani che potrebbero sconvolgere alcune delle tue credenze attuali.
Forse hai un problema è non lo sai e io sono qui per darti la soluzione!
Bene non mi piace mai lodarmi anzi farlo non è nella mia abitudine ma se mi segui da un po’ sai che ho studiato parecchio questa materia fino a farla diventare una delle mie passioni.
Sono appunto un arboricoltore con certificazione volontaria European tree worker .
Oggi ho deciso raccontarti il perché potare un albero o a volte è meglio non fare niente.
Esattamente cosi! Meglio a volte tenere le motoseghe spente che accenderle per fare danni. Un mio grande maestro un giorno mi disse prima di accenderla pensa!
I nostri alberi in natura non hanno bisogno di essere potati.
Nessuno in bosco si mette a tagliare alberi se non necessità antropiche castori a parte.
A noi quindi duole il ruolo di fare cose contro natura ma se fatte bene con coscienza sono operazione del quasi del tutto influenti sulla salute degli alberi.
Detto il primo motivo parliamo del nostro problema visto che viviamo in un ambiente urbano dove gli uomini hanno bisogno di alberi per molteplici motivi.
Solitamente gli alberi vengono potati per nostra necessita e farlo bene comporta conoscenze molto particolari che oggi in Italia purtroppo abbiamo in pochi.
Molti infatti mettono mano sugli alberi senza sapere ciò che fanno molte volte per mancanza di conoscenza ma moltissime volte per il puro guadagno economico oppure per ego personale.
Per questo motivo occorre affidarsi a professionisti specializzati nella cura di alberi.
Si hai letto bene cura non manutenzione perché sono essere viventi quindi si curano proprio come noi.
Noi non andiamo dal medico a fare la manutenzione al massimo lo facciamo alla nostra automobile se è il caso. La parola cura e la chiave di tutto se comprendi questo puoi anche capire quale sarà il nostro approccio al lavoro.
Smontiamo un altro detto popolare in uso molto tra i contadini e giardinieri non ancora abbastanza formati.
Fammi povero ti farò ricco
Ecco una frase ad effetto usata parecchie volte specie in ambito degli alberi da frutto che creano un reddito e di conseguenza usata da molti anche in ambito ornamentale.
Potrei essere molto offensivo verso chi afferma ciò ma non lo voglio fare di solito mi limito a commentare certe affermazioni con un mio slang “terzo mondo” Ovviamente non riferito a quella parte di mondo che si deve ancora sviluppare ma a quello del giardinaggio arretrato.
Tagliare molto a gli occhi del cliente equivale ad aver lavorato bene giustificando il costo dell’intervento…
Guarda quanta roba è venuta giù adesso è tutto bello pulito!
Come aver passato lo straccio del pavimento come se il nostro lavoro fosse quello di pulire non di curare appunto. I motivi per cui questa affermazione sia in ambito agricolo che ornamentale è falsa sono abbastanza semplici.
Gli alberi “Respirano “dalle foglie.
Ovviamente è un analogia il termine respirare ma giusto per far capire il concetto base del succedersi degli eventi che si scatenano dopo un taglio eccesivo. Tagliando molti rami di conseguenza le gemme e foglie si cresceranno più velocemente possibile in maniera disordinata per ristabilire quello che gli è stato tolto con la potatura eccessiva.
Hai mai fatto caso che dopo un potatura intensa le foglie sono più grandi e si generano tantissimi rami sotto il taglio ? Questo è l’effetto della cosiddetta Capitozzatura il taglio dissennato in uso a molti potatori per ridurre una pianta perché non conoscono i meccanismi fondamentali di come funziona un albero.
Un albero funziona per gerarchie la dominanza apicale.
Possiamo affermare che chi comanda le fasi di crescita in albero è la gemma apicale le altre gemme in mancanza del suo leader impazziscono.
La gemma leader comanda tutte le fasi ormonali e di crescita, per questo motivo si generano i cosiddetti succhioni o reiterati dalle gemme avventizie o dormienti presenti appena sotto la corteccia.
Il risultato sarà una inserzione molto debole del ramo che priva della chioma che li protegge e durante le calure estive tenderà a scottarsi.
Si formeranno dei tessuti morti.
A sua volta saranno punti d’infezione per attacchi di malattie fungine che andarono a portare a decadimento il legno di struttura della pianta fino all’apparato radicale.
Questo genera uno stress energetico l’albero per poter compensare quello che gli è stato tolto usa tutte le riserve che ha accumulato al suo interno durante l’autunno per istinto di sopravvivenza.
Da qui comprenderai bene che il non potare un albero a volte è la scelta migliore proprio per evitare stress inutili.
Per questo articolo è tutto adesso a te la scelta su chi far curare i tuoi alberi